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L’Etichetta Energetica è un documento che informa su caratteristiche e consumi di energia di ciascun modello di elettrodomestico in vendita. È obbligatoria in tutti i paesi membri dell’Unione Europea e deve essere esposta davanti o sopra tutti gli apparecchi in vendita.

Lo studio “Europeans’attitudes on EU energy policy” dell’Eurobarometro, condotto nel maggio 2019 attraverso oltre 27 mila interviste in persona nell’Unione europea, di cui 1.023 in Italia, mostra che mediamente nell’UE il 93% dei partecipanti conosce l’etichetta energetica europea (86% in Italia) e di questi circa l’80% l’ha utilizzata in vario modo e con diversi gradi di importanza per l’acquisto di un elettrodomestico (85% in Italia). Nel 33% dei casi gli intervistati dichiarano che la scelta di un elettrodomestico più efficiente è motivata sia dal potenziale risparmio economico che dalla volontà di fare una scelta ecologica.

 

Grazie quindi allo sforzo delle industrie e alla maggiore consapevolezza dei consumatori, negli ultimi 10 anni i dati di vendita mostrano uno spostamento verso le classi energetiche più efficienti per tutti i grandi elettrodomestici (fonte GfK - Growth from Knowledge, uno dei più grandi istituti al mondo nel settore delle ricerche di mercato).

Fonte: Rielaborazione Amici della Terra su dati GfK - Italia



Sulla base delle percentuali di vendita e dei consumi per singola classe energetica di ogni apparecchio, è possibile ricavare il consumo energetico medio (media ponderata dei consumi medi in base alla distribuzione delle classi energetiche) dei principali grandi elettrodomestici venduti complessivamente nel 2011 e quelli del 2020.

 

Fonte: Elaborazioni Amici della Terra da dati “L'Etichetta energetica 2021”, ENEA



Osservando l’andamento, dal 2011 al 2020, del sell-in e dei consumi energetici sul venduto per alcune categorie di grandi elettrodomestici si nota un disaccoppiamento che evidenzia la maggiore efficienza degli elettrodomestici venduti. Particolarmente significativo in tal senso è il caso delle lavatrici, per le quali la forbice tra le due curve è molto marcata.

 

Fonte: Rielaborazione Amici della Terra su dati Applia Italia e GfK – Italia (2011=100)


È importante considerare che il vero risparmio per le famiglie arriva nel momento in cui l’acquisto di un nuovo elettrodomestico porta alla sostituzione del vecchio nello stock domestico. I dati di penetrazione ricavati da ISTAT e dal Sistema Informativo e di Monitoraggio delle Tecnologie Energetiche (SIMTE) di ENEA, relativi agli anni 2013 e 2016, mostrano che per i frigoriferi, le lavatrici e i forni il mercato è caratterizzato da un elevato grado di sostituzione dell’esistente, piuttosto che da un aumento dello stock. Viceversa per le lavastoviglie ma soprattutto per le asciugatrici si tratta di un mercato di costituzione dello stock, proprio in questi ultimi anni si è verificato un grande aumento delle vendite, ad esempio dal 2017 al 2018 il venduto delle asciugatrici ha registrato un +30%.

 

 Fonte: dati ISTAT (2013), SIMTE (2016)

 

Il sistema di etichettatura basato sulla scala da A+++ a G è diventato nel tempo sempre meno capace di differenziare adeguatamente i modelli di prodotto a causa della progressiva saturazione delle tre classi di efficienza energetica più elevate, perciò l'Unione Europea ha deciso di ritornare alla scala iniziale da A a G, di più semplice lettura per i consumatori, prevendo inoltre un riscalaggio periodico ogni circa 10 anni o quando una significativa percentuale di modelli sarà presente nelle due classi di efficienza più elevate.

A partire dal 1 Marzo 2021 è stata introdotta la nuova classificazione dell’etichetta energetica per il primo gruppo di apparecchi con la scala da A a G tra cui lavastoviglie, lavatrici e lavasciuga biancheria, frigoriferi e congelatori.

 

Immagine: Esempio di confronto vecchia e nuova etichetta energetica per un frigorifero senza congelatore.Fonte: Commissione europea.

 

L’introduzione della nuova etichetta offre l’opportunità di ottenere nei prossimi anni risparmi energetici ancora maggiori se si punta alla sostituzione nello stock di elettrodomestici vecchi/vetusti.

Infatti anche un elettrodomestico etichettato nella nuova classe C ha un consumo medio minore di quelli di classi più elevate della vecchia scala, come si può vedere dalla tabella seguente.

 

 Fonte: Elaborazioni Amici della Terra da dati “L'Etichetta energetica 2021”, ENEA

Considerato il risparmio potenziale sarebbe auspicabile incentivare l’acquisto di elettrodomestici sulla base dei nuovi requisiti definiti dalla nuova etichettatura energetica, quindi più performanti e con maggiore efficienza energetica, in sostituzione di prodotti di oltre 10 anni e quindi vecchi ed energivori.

 



Articolo ripubblicato da Astrolabio, la newsletter degli Amici della Terra, a firma Carlotta Basili.

 

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